Volutamente abbiamo atteso tre giorni prima di scrivere queste poche righe , un po’ per riprenderci dal rapido e frenetico susseguirsi di eventi, attività, emozioni e fatiche che hanno caratterizzato tutto l’arco temporale di questi ultimi quindici giorni, un po’ per metabolizzare tutto quanto è stato detto e scritto circa l’evento andato in scena il 9 ottobre.
Della gara e di tutto ciò che l’ha caratterizzata non parleremo. Lo hanno già fatto, in maniera articolata e compiuta, professionisti del settore che lo scrivono per mestiere e che, non poteva essere altrimenti, hanno dato il giusto risalto a quanto è stato fatto sia in campo sportivo che organizzativo.
Non parleremo della bella, bellissima Telesia Half Marathon, capace anche di capovolgere le nefaste previsioni meteo e capace, alla sua seconda edizione, di raggiungere il record di atleti iscritti ( oltre 2.250 ) ed il record di atleti giunti al traguardo ( 1.900 ).
Non parleremo della grande organizzazione, partecipazione, sinergia emozionale tra atleti e pubblico presente che hanno fatto vivere a tutti una giornata magica e speciale.
Non parleremo del supporto passionale e aziendale di Filippo e Michele Liverini che, con il loro contributo hanno saputo esaltare ogni aspetto di un evento dedicato alla corsa e vissuto alla massima espressione.
Non parleremo dei numerosissimi volontari che, splendidamente capitanati da Tiziano D’Onofrio, Diego Viscusi e Pina Di Staso, hanno lavorato ad ogni ora del giorno e della notte e che hanno contribuito, con la loro passione e spirito di sacrificio, al compimento dell’evento.
Non parleremo del fatto che, in barba anche ai tentativi di sabotaggio posti in essere da personaggi invidiosi e malfidati, l’evento si è svolto denotando un’ organizzazione ed una meticolosità che nulla hanno da invidiare alle più datate e blasonate mezze maratone che si svolgono, non solo in Italia ma anche all’estero.
No, non parleremo di tutto questo, ma ci limitiamo a dire GRAZIE a tutti quelli che hanno reso possibile ciò.
